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Mamma di tre figli, affetta da sclerosi multipla: “Mi metto a servizio dei cittadini”

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Mamma di tre figli, affetta da sclerosi multipla: “Mi metto a servizio dei cittadini”

La malattia e una testimonianza di coraggio «È faticoso e anch’io ho paura ma sono viva»

Di seguito l’intervista che ho rilasciato ad Marianna Vazzana pubblicata su Il Giorno il 10 giungo 2016

 Milano, 10 giugno 2016 – Mamma di tre bambini, moglie, abitante del quartiere NiguardaDeborah Giovanati, 32 anni, ha deciso di mettersi in gioco candidandosi al Municipio 9 nella lista di Milano Popolare. E lunedì quasi non ci credeva quando ha scoperto di essere la donna più votata: 624 preferenze nella sua zona. La seconda “miss” preferenze di tutti i Municipi (prima di lei c’è solo Elena Carta (Pd), 23 anni, che ha incassato 632 voti al Municipio 1). Un debutto nelle istituzioni: “La politica deve essere uno strumento di servizio. Voglio occuparmi dei bisogni delle persone, essere al loro fianco, puntare sull’ascolto”. Ma c’è dell’altro: “Ho scoperto di avere lasclerosi multipla dopo aver avuto il mio terzo bambino. Ecco, con la mia vittoria voglio lanciare un messaggio: anche se capita qualcosa di terribile, come la malattia, la vita non deve fermarsi. Bisogna continuare a darsi da fare per realizzare i propri sogni”. Parole che tiene sempre a mente, tra i mille impegni di mamma. E che invitano chi la circonda a prendere esempio da lei, dalla sua tenacia.

Sguardo dolce, sorriso sulle labbra, è facile incontrarla per strada, in piazza Belloveso e dintorni, mentre accompagna i figli a scuola o sbriga commissioni. “Cinque anni fa – racconta – ho scelto di lasciare il mio lavoro nell’ufficio legale di una società per dedicarmi a tempo pieno ai miei bambini, che oggi hanno 5, 3 anni e 21 mesi. Questa è stata l’occasione per passare molto più tempo a contatto con le persone della mia zona“. Durante la campagna elettorale con passeggino al seguito, insieme ai suoi “santini” ha distribuito una lettera. “Caminando per le nostre vie e incontrando famiglie, giovani e anziani – si legge – ho avuto modo di confrontarmi con alcune problematiche ed esigenze comuni cui è necessario far fronte e che non possono essere trascurate. Ho sempre pensato che se si vuole incidere e cambiare il luogo in cui si vive è necessario implicarsi in prima persona, impegnandosi là dove ci si trova, con gli strumenti che si hanno a disposizione”. Lei ce l’ha messa tutta. E ha convinto gli elettori che hanno voluto premiarla: 624 persone che hanno avuto fiducia in lei. “Ringrazio tutti di cuore”.

Da mamma frequenta quotidianamente parchetti e altri luoghi di aggregazione, fulcro della vita del quartiere Niguarda, vuole “dare un contributo per migliorare le condizioni di vivibilità in cui trascorriamo gran parte del nostro tempo”. Un cammino che comincia oggi e che sarà lungo 5 anni.

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