Milano, pedala e basta

Affrontare a suon di pedalate le varie incombenze che i milanesi svolgono ogni giorno mi sembra quantomeno utopistico, ma anche se ammettessimo che questa mobilità sia adeguata agli stili di vita siamo sicuri che Milano può permettersi, in questo momento, di rilanciare solamente delle piste ciclabili?

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La mobilità a Milano non è per tutti

Non tenere  conto delle persone con disabilità nel rifacimento di un piano sulla mobilità risulta essere di fatto una violazione della Convenzione della Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che prevede esplicitamente la promozione dell’autonomia e la realizzazione dell’integrazione sociale delle persone con disabilità.

L’abbattimento delle barriere architettoniche è UNO dei modi per non discriminare queste persone. 

Si dipingono sulle carreggiate nuovi parcheggi per le persone con disabilità senza che gli stessi presentino i requisiti minimi di sicurezza. Non si pensa agli scivoli per il raggiungimento dei marciapiedi. Non si pensa neanche agli attraversamenti per le persone ipovedenti. Le persone con disabilità continuano ad essere private della loro possibilità di movimento nella città di Milano.

Milano altro che inclusione, una città per pochi.

Deborah Giovanati
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