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Riorganizzazione dei centri diurni per disabili

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A proposito della riorganizzazione dei centri diurni a Milano

In una nota di metà luglio, sottoscritta insieme a Matteo Forte, consigliere comunale e capogruppo di Milano Popolare e Massimo Casiraghi, presidente Commissione Politiche Sociali del Municipio 4, ci siamo chiesti “Perchè Majorino non vuole riferire sulla riorganizzazione del personale dei Centri Diurni Disabili del Comune di Milano?”

Come abbiamo spiegato in una nota, è in corso la riorganizzazione dei CDD a gestione diretta e verranno assunte cinque nuove figure che andranno a ricoprire ruoli apicali, ma non ci è dato sapere quale sia stata la scelta politica che abbia portato a questa decisione.

Questa decisione è stata presa lasciando preoccupate e perplesse le famiglie che usufruiscono dei servizi del centro così come gli stessi operatori, in particolare perché il Comune di Milano ha deciso di non rinnovare il contratto di lavoro, lasciando a casa tre funzionari a tempo determinato, che avevano avuto modo di maturare la propria esperienza sul campo, sia da un punto di vista professionale che umano, intrecciando rapporti di stima e fiducia con le famiglie e con i loro colleghi, vista la serietà del lavoro da loro svolto.

Richiesta di confronto tra il Municipio 9 e il Comune

Alla luce di quanto riportato finora ci siamo domandati l’ammontare della spesa che il Comune di Milano deve sopportare per compiere questa operazione e in che modo il modello organizzativo che intendono applicare possa migliorare il servizio fornito. Ma, purtroppo a queste legittime domande, non sono pervenute risposte! Avevo personalmente chiesto e deliberato per il Municipio 9 una convocazione con un tavolo di confronto per poter trattare e approfondire il tema, ma tutto ciò non ha avuto nessun tipo di risposta, tanto meno un’apertura a un dialogo che permettesse un lavoro di serio confronto.

Dopo due mesi dalla richiesta proposta da Matteo Forte, siamo riusciti ad ottenere una convocazione della commissione politiche sociali, tenutasi a metà luglio, che ha portato a nulla di fatto. Infatti la tenuta si è ridotta a una prima ora di panoramica generale con a tema i servizi per le persone con disabilità, nella quale si è relegato a cinque minuti lo spazio di tempo con oggetto la riorganizzazione di tali servizi, un quarto d’ora di intervento dell’assessore Majorino con oggetto le azioni che sta portando avanti il Comune per le persone con disabilità e un solo quarto d’ora per gli interventi. Questa modalità fa emergere con drammatica evidenza la totale mancanza di volontà di affrontare la questione riportata.

La vera beffa è stata la chiusura della seduta prima ancora di sapere le richieste apportate per l’aggiornamento della Commissione e soprattutto non si è permessa l’audizione dei lavoratori e degli esponenti dei Municipi. La situazione descritta è incredibilmente imbarazzante.

Fino ad adesso, continuiamo a non avere risposte chiare sul tema, se non appunto una riduzione del personale ai vertici, ma senza indicazioni chiare per gli stessi CDD, tutto ciò ovviamente a discapito degli utenti di questo delicato e indispensabile servizio.

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